CILA, SCIA, EDILIZIA LIBERA E ACCESSO AI BONUS FISCALI.

CILA, SCIA, EDILIZIA LIBERA E ACCESSO AI BONUS FISCALI.

Aggiornamento a Giugno 2022

In base ai tipi di interventi da effettuare, è necessario presentare le opportune pratiche edilizie nel comune di competenza dell’immobile oggetto dei lavori. 

Le opere che richiedono l’intervento di un tecnico professionista che asseveri i lavori da effettuarsi sono la CILA e la SCIA, pratiche che consentono il pieno utilizzo dei bonus fiscali. La CILA è la “Comunicazione di inizio lavori asseverata”, si usa per interventi di manutenzione ordinaria e quando si interviene su parti non strutturali dell’edificio. La SCIA invece è la “Segnalazione certificata di inizio attività” ed è necessaria quando si interviene sulle parti strutturali dell’immobile/edificio.

Diversamente, più controverso è il discorso riguardante tutta una vasta gamma di lavorazioni in EDILIZIA LIBERA, ovvero opere per le quali non è richiesta l’asseverazione da parte di un tecnico abilitato, né visto di conformità. 

Parlando di bonus fiscali, è davvero possibile usufruirne per ristrutturazioni in edilizia libera, senza presentare nemmeno la Cila? Ebbene sì. Grazie alla circolare 7/2021, già anticipata dalla precedente 31/2019, è la stessa Agenzia delle entrate a certificare la possibilità di accedere alle agevolazioni fiscali, seppure nei casi di interventi in edilizia libera, a patto che le opere rientrono tra quelle considerate agevolabili.

“Nel caso in cui – precisa poi l’Agenzia delle Entrate – la normativa edilizia applicabile non preveda alcun titolo abilitativo per la realizzazione di interventi di recupero del patrimonio edilizio agevolati dalla normativa fiscale, è necessaria un’autocertificazione nella quale occorrerà indicare: la data di inzio dei lavori e l’attestazione che gli interventi di ristrutturazione edilizia effettuati rientrano tra quelli agevolabili, pur se non occorre alcun titolo abilitativo, ai sensi della normativa vigente”.

Andiamo dunque a scorrere velocemente le più importanti opere edili, tra le 58 tipologie pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 7 Aprile 2018, che possono essere realizzate in totale autonomia, dando comunque diritto di accesso alle agevolazioni fiscali, come da Circolare AdE 7/2021:

  • Nuova pavimentazione esterna e interna e sostituzione della preesistente
  • Intonaco interno ed esterno;
  • Rifacimento, anche parziale, di facciate modificando materiali e/o colori;
  • Opere di lattoneria con nuove installazioni o sostituzione/modifiche delle preesistenti;
  • Rivestimento interno ed esterno;
  • Parapetti e ringhiere con rifacimento/sostituzione delle preesistenti; 
  • Manto di copertura con sostituzione dell’intera copertura e delle tegole con altre di materiale e/o forma diverse da quelle preesistenti;
  • Controsoffitto con innovazioni rispetto alla struttura preesistente;
  • Rete fognaria e rete dei sottoservizi con nuova costruzione o rifacimento con dimensioni e/o persorso diversi da quello preesistente, con opere interne o esterne (dal limite della proprietà fino alla fognatura pubblica);
  • Impianto elettrico e gas per sostituzione/integrazione per messa a norma;
  • Impianto igienico e idro-sanitario per sostituzione o riparazione con innovazioni rispetto al preesistente;
  • Sostituzione apparecchi sanitari e impianti igienici e idrosanitari se correlata a sostituzione degli impianti.